Storia di ordinaria scortesia istituzionale

Storia di ordinaria scortesia istituzionale.

Ricordo ancora le parole del nostro Sindaco sul palco in occasione dell’ultima campagna elettorale per le elezioni ammistrative; lodava il segretario del Partito Democratico di Gangi per i convegni organizzati e per il fatto che ad ogni convegno l’Amministrazione Comunale era stata invitata; tralascio per dovere di sintesi le opportunità che quei convegni hanno dato al Comune di Gangi e alla Sua Amministrazione, ne cito una per tutte in occasione del convegno sui “Centri storici che fare” che vide la presenza del Soprintendente di Palermo e di alcuni dirigenti della Soprintendenza che da lì a qualche tempo rivisitarono Gangi, discussero di alcune questioni del piano particolareggiato e sbloccarono qualche intervento che è risultato importante per la vita della nostra comunità.

Potrei accennare al probabile finanziamento del Ministero dell’Ambiente per la riqualificazione energetica della scuola elementare di viale Don Bosco e del ruolo che ha avuto e sta avendo il Partito Democratico per portare a conclusione un importante finanziamento per Gangi di circa due milioni di euro.

Potrei continuare, perchè abbiamo a cuore le sorti della nostra comunità, ma mi fermo qui per “ringraziare” pubblicamente il Presidente del Consiglio Comunale di Gangi e il Sindaco del Comune di Gangi per la sensibilità mostrata nei confronti del Partito Democratico di Gangi, del suo segretario e del suo Consigliere Comunale.

In sintesi racconto la storia: ho proposto a nome del Partito Democratico di Gangi una iniziativa per l’approvazione del Regolamento sulle Unioni Civili che in tanti Paesi e Comuni e grandi Città si stanno approvando e sull’adesione alla giornata “no more” contro la violenza sulle donne.

Abbiamo preferito scegliere la via istituzionale della presentazione della proposta perchè consapevoli che il tema dei diritti compete alle responsabilità di ognuno e prescinde dagli obblighi di coalizione, volevamo e vogliamo un dibattito schietto, sincero, libero e pacato; per questo avevo chiesto al Presidente del Consiglio anticipando la cosa, con ulteriore cortesia istituzionale, anche per telefono se, nella qualità della carica che rivestiva e rispettosi delle Sue eventuali scelte e convinzioni personali, poteva presentare la proposta alla discussione del Consiglio Comunale; ho ricevuto prima una telefonata che mi preannunciava un diniego per iscritto per ragioni formali (a nostro avviso inesistenti) e poi una richiesta di incontro informale per i Consiglieri Comunali tutti; in quest’ultimo incontro anziché affrontare pacatamente l’argomento si è pensato bene di attaccare pesantemente il nostro Nunzio Domina che non ha potuto fare altro che registrare l’inutilità dell’informalità e andare via.

Aldilà delle convinzioni personali sugli argomenti, da cattolico praticante e da fervente laico rispetto le opinioni di tutti e le comprendo ma, pretendo rispetto, almeno in misura uguale a quello che cerco di dare.

E’ stata una gestione non istituzionale della vicenda condita di sgarbi (ma a questi ci siamo abituati) e mancanze di rispetto e di riconoscimento democratico che non fa onore a chi si candida a guidare il Borgo dei Borghi e che non costituisce argomento da inserire nel curriculum da parte di chi in maniera sempre più insistente dice di volere entrare a far parte del Partito Democratico.

Nel Partito Democratico il tema dei diritti è sacro.

Ringrazio pertanto il nostro Consigliere Comunale che presenterà la proposta in Consiglio Comunale, gli amici che vorranno sostenerLa e coloro che pur non condividendola avranno rispetto.

Giandomenico Lo Pizzo

p.s.: in tutto questo i tecnici stanno a guardare