Un euro….di nome e di fatto?

Sarò troppo tecnico nel mio ragionare ma a me piace il riscontro, la prova, la testimonianza che quello che si dice e si fa serve a qualcosa.

Il tema è attualissimo da mille punti di vista: l’economia debole, la programmazione per lo sviluppo, i borghi più belli….

gangi notteHo notizie ufficiose, ma molto fondate circa l’iniziativa promossa dall’Amministrazione gangitana sulle case regalate (detta “delle case ad un euro” per richiamare l’analoga di Salemi con Sgarbi sindaco): il primo bando risale al 2009 (sono ben cinque anni), da allora sono stati stipulati 7 contratti, altri 2 sono in fase di stipula e per altri 5 c’è un’istruttoria in corso; altri 23 sono da assegnare; mentre le case per le quali sono stati avviate le ristrutturazioni sono, ad oggi, soltanto 3.

Questi i numeri di 5 anni di iniziativa; purtroppo mi mancano i dati complessivi delle economie coinvolte tra le quali certamente vanno considerate quelle relative ad una promozione turistica che ha prodotto per alberghi e ristoranti di Gangi un certo vantaggio (immagino!).

Ad occhio e croce non mi sembra che l’iniziativa abbia costituito un tornado nell’economia gangitana nè tantomeno per la ridefinizione degli assetti urbanistici e sociali, certamente ha avuto ed ha un riscontro potente sul fronte della promozione turistica che però riesce ad attivare economie di microscala considerata la nostra debolezza strutturale in merito.

I numeri, però, sono piccoli se confrontati con le oltre 100 pratiche di decoro urbano che ancora attendono in qualche cassetto della stanza del Sindaco di essere finanziate! mi chiedo: in tutti questi anni perchè non è stato possibile agganciare un qualsiasi treno di finanziamento europeo per tutte le pratiche in essere e per le altre potenziali in maniera da trasformare e migliorare radicalmente e potentemente il nostro tessuto urbanistico e sociale? C’è qualcuno che sente la responsabilità di questo enorme fallimento?

I numeri sono altrettanto piccoli se confrontati con quelli possibili derivanti dalla realizzazione di case popolari nel centro storico (l’idea a Gangi è stata lanciata addirittura 20 anni fa); anche in questo caso le economie sarebbero totalmente diverse perché: 1) i possessori delle case avrebbero potuto avere qualcosa in cambio e non cederle gratuitamente, 2) in poco tempo sarebbero iniziati i lavori di diverse unità immobiliari con conseguente agio per professionisti e artigiani, 3) avremmo ripopolato il centro storico e creato le condizioni per l’inserimento di nuove attività, 4) avremmo rinnnovato il tessuto sociale del nostro Comune.

Chiaramente tutte le iniziative sarebbero state sovrapponibili; pensate che strumento potente avremmo avuto a nostro agio!

Ahinoi….altre idee potrebbero essere messe in campo se non ci si adagiasse sui presunti allori nati e cresciuti per nascondere quello che non c’è.

glp