Il foro boario

Andrò a visitare la 1^ mostra mercato a Gangi.

Mi ricordo  da ragazzino alla “fera” accompagnato da mio padre era una festa, la bancarella con l’utensileria era quella che mi appassionava di più, di meno gli animali in vendita.

Oggi mi auguro che le mostre che facciamo servano per rilanciare una economia agrozootecnica in difficoltà e non siano l’ennesima festa; sono fiducioso perchè sono impegnati operatori del settore di livello e professionali.

Ci vado anche e nonostante a campeggiare nei comunicati stampa non sono i sacrifici degli operatori ma solo la faccia del nostro Sindaco, come al solito, come per “Vivere in Assisi”.

E ci vado nonostante in questa città non esista il garbo istituzionale, non dico la riconoscenza perchè in politica, purtroppo, è difficile trovarla; porto ad esempio un comunicato dell’altro giorno in cui all’inizio dei lavori su una provinciale del nostro territorio si ringraziano, con un comunicato, tutti tranne il consigliere provinciale (V. Randazzo) durante il cui mandato l’opera è stata finanziata e, si può dire, realizzata; il garbo istituzionale avrebbe suggerito, in questi giorni, di ricordare (non certamente di ringraziare perchè il dovere non si ringrazia) chi si è speso per il finanziamento e la costruzione del foro boario, l’allora consigliere provinciale Nicola Vena.

Ma questa è un’altra storia che mi onoro io di ricordare.